Ottobre 2025

Dominato da fresche e asciutte correnti da est

1-8: Spifferi freddi da NE

L'avvio del secondo mese d'autunno osserva la reiterata formazione di cut-off sui Balcani, con frequenti spifferi freddi e secchi verso la Pianura Padana e il versante Adriatico: su quest'ultimo, il giorno 2, l'isoterma di 0°C a 850 hPa fa capolino portando condizioni di inverno anticipato ed episodi di pesante maltempo, con le prime nevicate a bassa quota. Le minime scendono ampiamente sotto i 10°C, ma già dal 5 si assiste ad un cospicuo aumento dei valori termici pomeridiani per la maggiore compressione adiabatica offerta dall'anticiclone che spinge da ovest.

9-19: Una tipica ottobrata, ma senza gli eccessi degli ultimi anni

Vista la stazionarietà dei principali indici e coerentemente con la mia ipotesi, la risoluzione della fase fredda sarebbe da attribuire alla caduta della PNA, variabile la cui significativa positività (>+1) comportava l'inversione del pattern suggerito dalla sinergia fra gli indici AO, NAO e MJO. Alla fine della prima decade, venendo meno la forzante PNA, la suddetta combinazione favorisce l'asse dell'anticiclone proprio sull'Europa occidentale. Questo rinforzo ha portato le massime nuovamente al di sopra dei 20°C, ma la stagione oramai avanzata e la scarsa radiazione solare, nonchè la formazione di coriacee inversioni notturne favorite dal cielo sereno, hanno contrastato questo rialzo nelle minime, ed ai primi cedimenti dell'anticiclone anche i valori diurni hanno subito un brusco ridimensionamento.


Una mattina di nebbia dallo spessore di poche decine di metri

20-31: Maltempo autunnale moderato

La dinamica osservata nell'ultima decade del mese è molto interessante per l'analisi del ruolo degli indici teleconnettivi. Già verso la fine della seconda decade, il calo della NAO su valori negativi (-1.5), associata ad una MJO in rapida progressione attraverso le fasi 2-3, favorisce un asse di saccatura in fasi 8-1, ma l'assetto della corrente a getto viene prontamente ridisegnato da un nuovo picco ampiamente positivo della PNA, la quale tende ad invertire il pattern proponendo quindi un asse speculari (in realtà 5-6 e non 4-5 perchè nel frattempo la MJO trasla in avanti di un'altra fase (con segnale peraltro intenso). Si noti infatti dalla gif che illustra la sequenza barica come la saccatura balcanica si colmi contemporaneamente allo sviluppo di una nuova onda sulla Gran Bretagna. Questo assetto comporta all'inizio della terza decade il coinvolgimento del Belpaese da parte di una prima ondata di maltempo. Altrettanto interessante è l'evidenza della positivizzazione della AO verso fine mese, la quale, seppur blanda, causa comunque un vistoso allargamento della saccatura ed una maggiore distensione del getto. Ciò si ripercuote sul nostro tempo provocando un'ombra pluviometrica ad est dell'arco alpino occidentale, con una fase asciutta a discapito della circolazione di bassa pressione, fase interrotta negli ultimi giorni di ottobre per merito di alcune onde minori che si inseriscono tipicamente in queste circolazioni di più ampio respiro.


Bilancio

Limitando lo sguardo alla MJO, a inizio mese essa non avrebbe contribuito particolarmente a determinare l'ondulazione a causa della scarsa intensità, poi, durante la seconda decade, avrebbe favorito un asse di saccatura in fasi 1-2 (quindi anticiclone in 5-6 - centrato tra Irlanda e Francia), ed infine in fasi 3-4-5. Guardando le mappe di anomalia di geopotenziale, suddivise nelle principali fasi che hanno contraddistinto questo mese, si osserva però che gli altri indici hanno contribuito a modificare questo schema circolatorio. Nei primissimi giorni del mese, difatti, la NAO positiva avrebbe spostato l'asse di saccatura verso la fase 3, ma la PNA ampiamente positiva ribalta lo schema, portando l'asse di saccatura in fasi 7-8, coerentemente con quanto osservato. La scomparsa del segnale positivo di PNA verso la fine della prima decade comporta il ritorno allo schema originale, con asse anticiclonico a ridosso della Francia. Questo pattern si rinforza durante la seconda decade, grazie ad un aumento del segnale MJO nuovamente in fasi 1-2 (con NAO negativa e conseguente asse depressionario in fase 8, ovverosia anticiclone in 4). A inizio terza decade, con MJO in fasi 3-4-5 e NAO a -1.5, l'asse di saccatura sarebbe dovuto gradualmente traslare dalla fase 1 alla fase 3, ma grazie al ritorno della PNA +1 l'effetto sortito è nuovamente uno schema ribaltato: asse di saccatura, quindi, in traslazione tra le fasi 5 e 7 dello scacchiere europeo (appunto tra Irlanda e Italia), anche se un AO in lieve rialzo distende il getto, ampliando l'onda longitudinalmente.


Prima fase: 1-8

Seconda fase: 9-19

Terza fase: 20-31

Ottobre 2025 è risultato fresco se paragonato agli ultimi anni: l'anomalia mensile ammonta difatti a soli +0,35°C (media +13,35°C). Fresche anche le massime (+19,38°C) ma soprattutto le minime (+7,86°C). La massima mensile viene registrata l'11 con +23,9°C e la minima il 27 con +2,5°C.


Temperature medie di ottobre dal 2021

Le precipitazioni si sono concentrate quasi tutte nella seconda parte del mese, ammontando a 43,4 mm.


Precipitazioni ad ottobre dal 2021

La ventilazione mostra, come in settembre, i primi segni dell'avanzamento stagionale, con una sensibile ripresa del regime di valle (specialmente quello a carattere più locale notturno da SSW e quello mattutino di origine più padana da NW), mentre scompaiono le direzioni fra N e NE, tipiche dell'estate. Resta importante la direzione principale del nostro clima, quella da E, anche grazie al richiamo prefrontale delle perturbazioni atlentiche di fine mese.


Direzione del vento

Grazie alle scarse precipitazioni e alla protezione anticiclonica, ammontano a 10,42 le ore di luce giornaliere medie, valore superiore alle 10,16 di ottobre 2024. Ciò è comprensibile, vista la diversa incidenza del maltempo, maggiore lo scorso anno.


Radiazione solare
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