Novembre 2025

Verso la stagione invernale

1-2: Coda della parentesi uggiosa e mite

La blanda perturbazione che ha approcciato la Penisola da ovest sul finire di ottobre ha portato con sè nuvolosità compatta e deboli piogge come effetti del richiamo prefrontale. La massa d'aria mite e la mancata dispersione di calore a causa della copertura nuvolosa persistente hanno comportato un sensibile rialzo delle minime, tanto che i +13,0°C del 31 ottobre costituiscono la minima più calda di quel mese. Nei primi due giorni di novembre, in corrispondenza delle festività, si registrano minime ancora superiori, quasi da primato per l'ultimo mese d'autunno, ma questa fase si conclude rapidamente: il debole cavo d'onda scivola verso levante, lasciando filtrare qualche spiffero da nord al suo passaggio, introducendo aria fredda e spazzando via la nuvolosità.

3-11: Caldo in quota e inversioni in pianura

Il modesto rientro da est riesce ad inserire in Pianura Padana l'isoterma di +5°C a 850 hPa. Subito segue l'anticiclone, con massimi a ovest e altezza geopotenziali significative, ma grazie al potenziale inversionale del tardo autunno, la Val Padana registra minime da avvio di inverno, sfiorando l'appuntamento con una precoce prima gelata. Il 6 novembre all'alba si registrano +0,8°C e pochi giorni dopo, il 10, si fa il bis con una minima di +0,9°C. Non subiscono alcuna flessione, invece, le temperature massime, che si mantengono ampiamente superiori alla norma per tutta la prima metà del mese.


Luna del 07/11

12-17: Perturbazione incisiva con piogge abbondanti

L'autunno finora, al di là di piogge sparute, è stato corto di precipitazioni. Ma ecco che finalmente una più intensa perturbazione apporta, nel weekend del 15-16 di novembre, circa 56 mm di preziosa pioggia. Lunedì 17, grazie a rasserenamenti pomeridiani, segna l'ultima giornata di questa fase mite, cui farà seguito un periodo decisamente più freddo a tutte le quote. L'area ciclonica responsabile della fase di maltempo funge difatti da aggancio per una più corposa discesa d'aria fredda, supportata dalla risalita della NAO su valori neutrali in concomitanza con una MJO a fine fase 6.

18-30: Un freddo epilogo d'autunno

In seno al canale d'aria fredda che proietta aria artico-marittima fin sull'Italia si proiettano due impulsi tra la fine della seconda e la terza decade. Da martedì 18 il cielo si rasserena, permettendo una prima dissipazione della radiazione infrarossa e un conseguente calo termico, poi, mercoledì, l'afflusso freddo orientale apporta isoterme negative a 850 hPa in sede padana e si registra la prima debole gelata (-0,4°C). Il giorno seguente trascorre coperto, e ciò purtroppo preclude alla pianura la possibilità di assistere al ritorno della neve, che nella giornata di venerdì si arena a quote di bassa collina, facendo sporadiche comparse qua e là per la pianura, specie nella bergamasca, interessata da precipitazioni più intense. Con l'isoterma di -5°C sopra le nostre teste sarebbe infatti bastato veramente poco - precipitazioni più intense o una più favorevole tempistica nell'arrivo della perturbazione - per consentire alla neve di raggiungere senza troppi problemi le quote pianeggianti. Il giorno seguente, sabato 22 novembre, i rasserenamenti via via più ampia ed il ricambio d'aria apportato regalano una splendida vista su Alpi e Appennini in una candida veste autunnale. La sedimentazione dell'aria fredda comporta un ragguardevole calo termico nella notte su domenica, tanto che all'alba si registrano valori da pieno inverno su tutto il nord Italia, specialmente nelle valli ove l'albedo ha potuto entrare in gioco. Lunedì 24 si manifestano gli effetti del secondo impulso, in un contesto termico tuttavia già addolcito, sebbene al nord-ovest, a dispetto delle debolissime pioviggini, qualche splatter è riuscito a resistere per tutta l'ostile colonna d'aria e a raggiungere per breve tempo anche la pianura, specialmente laddove il cuscino è stato abbastanza coriaceo da non erodersi subito sotto la spinta delle correnti sud-occidentali. Passata anche questa perturbazione, la situazione meteorologica va gradualmente rimettendosi, e, mentre gran parte della recente neve è stata dilavata dall'Appennino, il ritorno delle schiarite ed il rientro freddo da est a seguito del fronte perturbato riportano un contesto dal sapore invernale nei bassi strati, complice anche lo sviluppo di inversioni termiche sempre più coriacee, com'è tipico del periodo.


Tromba marina del 21/11 a Nervi (GE)

Alpi viste da Belgioioso (PV)

Montalbo e le Alpi

Vista su C.S.Giovanni

Il Monte Rosa

La Val Trebbia

Tramonto sul Penice

Monti Lesima e Alfeo

Zoom sul Monviso

Bilancio

Novembre 2025 è stato contaddistinto a scala nazionale dalla prevalenza di correnti nord-occidentali. Questo ha comportato, sul nord Italia, un contesto meteorologico asciutto a causa della protezione delle Alpi, ma anche freddo per l'estrazione delle masse d'aria affluite e per la prevalenza di bel tempo con conseguenti inversioni termiche marcate, perlopiù durante la notte. Ciononostante, le nebbie non hanno spadroneggiato, e nonostante l'assenza di significativi episodi favonici la visibilità si è mantenuta spesso buona. Sebbene le figure atmosferiche che hanno influenzato questa fase siano state svariate, dal punto di vista della circolazione a grande scala il mese può essere diviso in due. Una prima parte ha visto rinnovarsi una saccatura al largo delle coste europee, con conseguente risposta di un promontorio sul Mediterraneo centrale. L'interpretazione degli indici in questo caso non mi è semplice, vista l'estensione longitudinale delle onde planetarie, compatibili con un segnale AO++ che però non c'è stato. Complessivamente comunque, una MJO in fasi 5-6 associata a NAO passata da valori neutri a -1.5 comporta una circolazione ciclonica mediamente in pieno oceano (dopo un'iniziale breve fase 5, rapidamente fasi 3-4 grazie al calo della NAO). La situazione si è ribaltata nella seconda metà del mese, e per la comprensione delle cause profonde (quantomeno secondo la mia interpretazione) rimando all'ultimo paragrafo della cronaca mensile. Riassumento, dal 16 di novembre si è assistito ad un generale aumento del campo barico in alto Atlantico, speculare ad una saccatura protesa dall'artico scandinavo all'Europa centro-meridionale.


Prima fase: 1-15

Seconda fase: 16-30

Termicamente, novembre 2025 rappresenta un'inaspettata novità: costituisce difatti il primo e forse unico mese del 2025 a chiudere con un segno meno in termini di anomalia, anche se di pochissimo (-0,02°C). Grazie alle inversioni nella prima mite metà e agli afflussi freddi della seconda parte, il mese chiude il bilnacio con una temperatura media di +7,38°C, diventando così il più freddo da quando ho incominciato le registrazioni, nonchè il primo mese di novembre a chiudere con un'anomalia termica negativa (il 2024 si era fermato a +7,40°C cioè perfettamente in media). La differenza tra massime e minime è stata piuttosto marcata, con le prime mediamente a +12,38°C e le seconde a +3,20°C.


Temperature medie di novembre dal 2020

A discapito dei soli 5 giorni di pioggia, durante questo mese si sono accumulati 81,0 mm. Si tratta di un valore di poco inferiore alla media climatologica, nonchè del maggiore apporto pluviometrico mensile in questo autunno 2025


Precipitazioni ad novembre dal 2020

Il dominante pattern anticiclonico è confermato anche dalla ventilazione, che si è prevalentemente orientata dai quadranti nord-occidentali a fronte di ben più rari ingressi da est (che in questo mese normalmente sono attesi più impattanti a causa dei richiami sciroccali delle perturbazioni). Anche il SSW presenta un'elevata frequenza, a riprova dei cieli prevalentemente sereni nottetempo e delle masse d'aria fredda, che hanno consentito lo sviluppo di inversioni termiche piuttosto significative e in generale il trasporto di aria fredda verso le basse quote.


Direzione del vento

L'eliofania media giornaliera di novembre 2025 ammonta a 8,40 ore. Se paragonata a quella di novembre 2024, presenta un deficit di 0,23 ore principalmente imputabile alla totale assenza edi perturbazione durante questo mese dello scorso anno.


Radiazione solare
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